Un incontro al buio

La classe 2° elementare di un piccolo paesino di campagna, ha programmato come uscita dell’anno, una visita al Luna Park di un paese vicino.

Tutti i bimbi sono al settimo cielo, non sono mai andati al Luna Park! Dopo circa 20 minuti di viaggio, giunti a destinazione, ecco che si presenta ai loro occhi il grande Luna Park, aperto solo per loro quella mattina. E’ pieno di luci, colori, movimenti. Ai loro occhi si presenta un mondo nuovo. E’ difficile scegliere cosa fare, dove andare. Tutto è bello! Iniziano con le giostre dei cavalli, poi con il lancio delle palline nei vasi dei pesci rossi, poi sul bruco, sul trenino, ecc. ecc.

A conclusione della giornata merenda per tutti con lo zucchero filato. E’ in questa circostanza, facendo la conta per lo zucchero, che la maestra si accorge che manca una bimba. Giorgia!

Tutti allora cominciano a chiamarla a gran voce, a cercarla, ma Giorgia non si trova più!

Cosa è successo alla bimba? Nessuno ha visto che si è allontanata verso una giostra di macchinine di vari colori che entrano ed escono da una galleria.

Durante l’ennesimo giro però è mancata la corrente per cui Giorgia è rimasta dentro la galleria, al buio.

Dopo vari minuti di ricerca affannosa la maestra decide di contattare la mamma, dicendole anche di portare con se Pippo, il cagnetto della bimba, con la speranza che riesca a ritrovarla. La mamma, dopo 20 minuti arriva al Luna Park. Intravede Tommaso, l’amico del cuore di Giorgia e affida a lui il cagnetto perchè ritrovi la figlia.

Mel frattempo Pippo si è allontanato per rincorrere dietro la cagnetta del proprietario del parco dei divertimenti.

La maestra intanto cerca, dopo la triste esperienza, di radunare tutti i suoi alunni, mentre molti adulti, compresa la mamma, continuano a cercare.

Tommaso però, in un attimo di distrazione della maestra si allontana, intravedendo in una zona piuttosto appartata , la giostra molto mal ridotta di macchinine. Nessuno dei suoi compagni, si era spinto fin lì a cercare.

Entra al buio dentro la galleria, ma appena entra le luci di colpo si accendono e vede l’amica piangente e infreddolita rannicchiata dentro una macchinina. E da vero gentiluomo l’aiuta a scendere, ad uscire dalla galleria e ad andare verso i suoi compagni e dalla mamma.

Tutto è finito bene!

Morale: chi “ritrova” un amico trova un tesoro.