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La vecchina e il lupo

In mezzo a un bosco, in una piccola casetta di legno, viveva, da tantissimi anni, una vecchina di nome Magò. Ella era conosciuta da tutti gli animali per le sue virtù magiche, sapeva guarire tutti i malanni.

Un giorno bussò da lei un coniglio che aveva male a  un orecchio, Magò andò nel retro della casetta, dove coltivava un piccolissimo orto con tanti piccoli cespugli e erbe, adatte a ogni malattia o dolore. Prese due foglie da un cespuglio, 1 foglia da un altro, 1 mazzetto di erba, lo depose nel suo grande grembiule e fece bollire il tutto. Una volta raffreddato depose il tutto in un panno pulito e lo mise sull’orecchio del coniglio. Dopo pochi minuti questi non ebbe più dolore e se ne andò ringraziandola con un bacio. Dopo di lui venne una volpe perché aveva male a un dente e anche per lei, con altre foglie, preparò un decotto, glielo fece bere e anche lei guarì.

Tutto il giorno andò avanti così, gli animaletti si mettevano in coda: chi aveva un occhio arrossato, chi un graffio, chi mal di pancia, chi prurito, ecc. Per tutti aveva un rimedio e una parola gentile.  

Ma una sera arrivò un lupo, aveva una zampina rotta perché l’aveva lasciata in una tagliola. Il lupo aveva molto male e non riusciva a camminare, così Magò lo fece stendere sul suo divano, fece un impacco di foglie e fango, lo mise sulla zampa e lo fasciò. Il povero lupo non poteva andare via subito, ci volevano alcuni giorni perché guarisse. Ogni giorno gli cambiava la fasciatura e l’impacco e pian piano la zampa guarì.

Ma Magò questa volta era triste, il lupo le aveva fatto compagnia per tanti giorni e adesso lei si sentiva sola, per la prima volta. Il lupo andò nei giorni seguenti a trovarla, perché si era affezionato a lei e le doveva molto ma quando andava via, si accorgeva del suo malumore.

Una splendida mattina di sole Magò sentì del rumore fuori dalla sua porta, credendo fosse un animale ferito andò subito ad aprire e cosa vide? Un cucciolo di lupo, bellissimo, dono del lupo che lei aveva curato con tanto amore.  

Inutile dire che la vecchina da quel giorno fu molto felice e si dedicò ancora di più ad aiutare gli animali del bosco.

Adesso non era più sola.

La storia di Romeo, il lupo

Ho avuto modo di sentire una conferenza sul lupo presso l’orto Botanico di Torino e sono rimasta stupita di molte notizie acquisite. La più interessante era: “non abbiate paura del lupo perché non attacca mai l’uomo anzi, quando lo avvista il piccolo branco di lupi, formato da una famiglia, scappano”.

Leggendo alcuni giorni fa questo articolo riconosco la veridicità di questo.

In Alaska Nick Jans, il proprietario di un labrador, ha trovato un lupo nel suo cortile di casa mentre, tranquillamente, giocava con il suo cane.

La straordinaria amicizia è proseguita ed è rimasta incastonata nei ricordi di un album di immagini scattate da Jans a questo lupo dal carattere altamente insolito ed enigmatico, che ha deciso di vivere tra gli esseri umani.

Da quel momento in poi, il lupo, al quale è stato dato il nome di Romeo, ha cominciato ad apparire periodicamente nel cortile di Jans, proprio per giocare con il cane.

Romeo si è rivelato essere una creatura estremamente cordiale e, ben presto, si è guadagnato l’amicizia e il rispetto non solo degli altri cani del quartiere, ma anche della gente di quartiere. In un primo momento, ovviamente, le persone erano costantemente preoccupate che il lupo potesse attaccare. Ma il tempo e i fatti hanno dato loro torto.

Romeo, chiamato così perché faceva il “cascamorto” con tutti, non chiedeva cibo. Era selvaggio al 100%, in grado di procurarselo da solo. E infatti ogni tanto scompariva per settimane, probabilmente a caccia.

Non c’è mai stato un solo caso in cui Romeo ha provato a far del male ai cani o ai bambini. Esso si rivela estremamente sociale, gioca con i cani, interagisce con le persone. Intelligente e attento, diventa una presenza fissa, portando un alito di vita selvaggia alle soglie delle case.

Nel tempo, anzi, ha anche iniziato ad adottare le abitudini dei suoi nuovi amici cani. Incredibilmente, il lupo si è comportato proprio come un cane addomesticato. Lo straordinario esemplare ha vissuto fianco a fianco con la gente del posto per più di sei anni ed è diventato un vero e proprio simbolo del villaggio Juneau, in Alaska.

Romeo è morto nel 2009. Nel 2010, gli abitanti di Juneau hanno istituito un memoriale in suo onore. Forse hanno sentito il bisogno di ricordare per sempre questo bellissimo lupo che ha dimostrato che anche gli animali, per natura predatori temibili, a volte possono creare un legame di amore genuino e di affetto verso altri esseri viventi.

Tratto da:
https://infinitynews.it/2016/04/07/29-2-romeo-il-lupo-che-seppe-conquistarsi-lamicizia-delluomo-29