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Sognare il Natale

In casa scoppietta il camino,
una luce fioca nell’abbaino,
Babbo Natale se n’è già andato,
chissà se a casa è già arrivato.

I bimbi stanno ancora giocando
e alla scuola non stanno pensando,
c’è ancora nell’aria odore di festa
e molti sogni ancora nella loro testa.

Ma i nostri cuori non sono sereni,
ogni giorno è pieno di mille pensieri,
vediamo i bambini che stanno soffrendo
e tutti quelli che stanno morendo.

Non può esserci pace per tutto questo,
puoi solo pensare che è disonesto
che alcuni bambini siano contenti,
ma molti altri siano dolenti.

Ma non c’è niente che possiamo fare?
Non abbiamo risorse da sfruttare?
Noi mamme e nonne possiamo solo pensare,
che ogni bambino ha il diritto di sognare.

Gli elfi e Babbo Natale

Siamo gli elfi e siam piccini,
noi piacciamo a tutti i bambini,
ma non abbiamo ancora capito
se è per i doni o il nostro vestito.

Scendiamo all’alba dal nostro lettino
e ci portiamo dietro un catino,
una campana rimbomba nell’aria,
è la nostra sveglia ed è necessaria.

Tutti di corsa andiamo a lavarsi,
è un grande caos per accaparrarsi,
sia il sapone che l’asciugamano,
facciamo presto o la colazione saltiamo.

Poi profumati e tutti bellini
andiamo a finire i giocattolini,
chi è addetto alle bambole o ai trenini,
chi ai peluche o ai cavallini.

Che bella atmosfera che noi creiamo,
una musica dolce nell’aria sentiamo,
siamo ancora assonnati e anche stanchini,
ma Natale è vicino: pensiamo ai bambini!

Ecco, siam pronti, è tutto finito,
facciamo i pacchetti con qualche candito,
le renne aspettano che i sacchi mettiamo,
son pronte a partire e tutti aspettiamo.

Ecco Babbo Natale, è ancora più bello,
per noi lui è un caro fratello,
no , anzi, qualcosa di più,
gli vogliamo un gran bene tutti quassù.

Ed ecco che partono, con un saluto,
anche questo Natale abbiamo potuto
costruire giocattoli per i bambini,
siamo proprio contenti, anche se siam piccini.

Festeggiamo il Natale

Per questo Natale un po’ strampalato,
in questi giorni che ricordan il passato,
è molto difficile stare a guardare
quello che avviene in oltremare.

Eppure dobbiamo chinare la testa
e fare lo stesso una grande festa,
per tutti quelli che ci sono vicini,
ma soprattutto per i bambini.

Allora apriamo la nostra casetta,
accendiamo le luci e iniziamo la festa,
Babbo Natale ci porterà i doni
anche quest’anno, se siam stati buoni.

Stampiamo sul viso un grande sorriso,
poniamo il cibo che sarà condiviso,
pensiamo un attimo a chi ci ha lasciato
perché in questo giorno non sia scordato.

E allora facciamo che questa giornata,
possa esser di gioia e non rovinata,
diamo la mano a chi ci è vicino
e non scordiamo che oggi è nato un Bambino.

Babbo natale e la nursery

Babbo Natale quest’anno era proprio contento, i suoi amici Elfi avevano lavorato tantissimo e, oltre aver costruito i regali richiesti dai bimbi tramite le letterine pervenute, erano riusciti a fare alcuni giocattoli in più nel caso fossero giunte nuove lettere all’ultimo momento.

Era riconoscente verso i suoi piccoli aiutanti, sapeva che senza di loro non sarebbe stato in grado di portare a termine tutti i preparativi per il Natale.

Era quindi giunta la notte di Natale, caricò sulla slitta tutti i sacchi dei doni, attaccò le sue 9 adorate renne : Dixen Vixen Comet Dazzle Cupid Donner Prancer Dasher e Rudolph, l’ultima arrivata, che era diventata  la capo renna.

Le legò ben bene alla slitta e partì per consegnare i doni richiesti. Iniziò con il primo camino e continuò così per tutta la notte. 

Dopo aver consegnato tutti i pacchetti, si sentì molto stanco, ma felice perché aveva esaudito il desiderio di molti bambini.

Quando fu pronto per ritornare a casa, si accorse che in fondo alla slitta era rimasto un sacco ancora pieno di doni. Si ricordò allora dei giocattoli che gli elfi avevano costruito in più. Non aveva idea di cosa fossero, ma era sicuro che erano particolari.

Cosa fare? Non poteva di certo riportarli indietro, stava inoltre venendo una fitta nebbia e riusciva a orientarsi poco, doveva trovare subito una soluzione. Ecco che intravide tra la nebbia una forte luce. Si avvicinò e vide un edificio con una croce rossa, il colore che amava perché era il colore del cuore e anche del suo vestito. Si avvicinò cautamente e notò che all’interno vi era trambusto. Capì che era una nursery, nel reparto di Maternità. .

Vide persone vestite di bianco, altro colore a lui molto gradito perché gli ricordava la neve. Tutti erano molto allegri, ma, guardando bene, vide che vi erano delle culle in cui dormivano dei piccolissimi bambini, uno accanto all’altro, come dei bellissimi angioletti uniti per farsi compagnia.

Erano tutti nati da pochissimi giorni e molti di loro piangevano. Il suo istinto da Babbo Natale prese il sopravvento, doveva dar loro i regali del sacco, perché questi bimbi sicuramente non avevano potuto scrivere la letterina.

Ma come poteva portare a loro dei giocattoli che erano più grandi di loro? Pensa e ripensa non trovò nessuna soluzione, sapeva che doveva lasciare quei giocattoli lì. Aprì il sacco e con grande sorpresa vide che conteneva solo piccoli carillon di legno, tutti uguali, con una dolce musica di Natale come sottofondo.

Quanto amava i suoi Elfi, loro sapevano, avevano predisposto tutto e solo lui non aveva capito. Gli elfi sapevano che questi bimbi erano nati e non avevano nessun regalo.

Quando tutti si allontanarono mise un carillon vicino ad ogni bambino e poi sparì nella notte buia e fredda. Mentre si allontanava la musica nei carillon iniziò a suonare, tutti i bimbi del mondo, con questa dolce ninna nanna, si addormentarono. Questa soave musica lo accompagnò per tutto il lungo viaggio verso casa.

Era felice.

Dopo una buona cena e un meritato riposo sarebbe stato pronto a iniziare a lavorare per il  successivo Natale.

Filastrocca: Gesù Bambino

Oggi la mia nipotina
mi è venuta vicina
e mi ha chiesto, d’amblé
“Nonna, il Natale cos’è?”

Cara, il Natale è assai bello,
c’è un bue e un asinello
§e nella grotta un bambino
che giace nel suo paglierino

A fianco ha la sua mamma
che gli mette a posto la paglia,
mentre il suo papà lo governa
e guarda in alto una stella

La nascita di questo bambino
è stata un evento divino,
tutti lo voglion vedere
e accorron per questo ottenere

Ecco il Natale cos’è,
non regali o luci, ahimè,
ma la nascita di questo Bambino
che ha cambiato il destino

Filastrocca :gli elfi e Babbo Natale

Siamo gli elfi e siam piccini,
noi piacciamo a tutti i bambini
ma non abbiamo ancora capito
se è per i doni o il nostro vestito.

Alla mattina di buon’ora
siamo ancora sotto le lenzuola,
una campana rimbomba nell’aria,
è la nostra sveglia ed è necessaria.

Tutti di corsa andiamo a lavarci,
è un grande caos per accaparrarci
sia il sapone che l’asciugamano,
facciamo presto o la colazione saltiamo.

Poi profumati e tutti bellini
andiamo a finire i giocattolini,
chi è addetto alle bambole o ai trenini,
chi ai peluche o ai cavallini.

Che bella atmosfera che noi creiamo,
una musica dolce nell’aria sentiamo,
siamo ancora assonnati e anche stanchini
ma Natale è vicino:pensiamo ai bambini!

Ecco, siam pronti, è tutto finito,
facciamo i pacchetti con qualche candito,
le renne aspettano che i sacchi mettiamo,
son pronte a partire e tutti aspettiamo.

Ecco Babbo Natale, è ancora più bello,
per noi lui è un caro fratello,
no , anzi, qualcosa di più,
gli vogliamo un gran bene tutti quassù.

Ed ecco che partono, con un saluto,
anche questo Natale abbiamo potuto
costruire giocattoli per i bambini,
siamo proprio contenti, anche se siam piccini.