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Carl Larsson e la Casa sotto il Sole

Oggi vorrei scrivere sulla originale casa-museo del pittore Carl Larsson e della sua famiglia, essendo uno dei luoghi più visitati in Svezia.

Carl nacque a Stoccolma nel 1853 in una famiglia indigente. Egli iniziò a studiare in una scuola per bambini poveri, ma a 13 anni fu ammesso all’Accademia Reale Svedese delle arti di Stoccolma. Timido e introverso ebbe  difficoltà relazionali, tuttavia, col passare degli anni riuscì a farsi conoscere per il suo talento.

Dopo aver lavorato come illustratore di libri e giornali, nel 1880 si trasferì a Parigi, dove incontrò l’artista Karin Bergöö, che presto diventò sua moglie.

Dopo poco tempo lasciò la pittura a olio, tecnica maggiormente utilizzata da lui, per dedicarsi all’acquerello.

Nel 1988 la coppia si trasferì nel piccolo villaggio svedese di Sundborn, in una casa che fu decorata ed arredata rispecchiando il loro gusto artistico; i loro eredi hanno trasformato questa casa in un museo che è ancora oggi visitabile.

Carl e Karin ebbero 7 figli, e proprio i suoi familiari divennero i soggetti preferiti per le composizioni dei suoi acquerelli. Scene di vita quotidiana.

Si dedicò a molte opere, alcune molto importanti, come gli affreschi al Teatro dell’Opera ed al Museo Nazionale di Belle Arti di Stoccolma, ma con poco riscontro da parte dei critici.

Nelle sue memorie Larsson si dichiarò amareggiato per il riscontro negativo da parte dei critici riguardo il suo lavoro con gli affreschi,  che lui  considerava essere il suo risultato più grande; nelle stesse memorie riconobbe però che le immagini della sua famiglia, per lui,  furono la parte più immediata e durevole del suo lavoro, perché espressione genuina della sua personalità, dei suoi sentimenti più profondi e di tutto il suo amore per la moglie e i figli.

Oggi lo si ricorda soprattutto per l’originale abitazione in Svezia, donata a suo tempo, dal padre di Karin, che negli anni, per esigenze di spazio, avendo 7 figli,  fu ampliata più volte. Venne soprannominata Casa sotto il  Sole. Essi la decorarono uscendo fuori dai canoni di quell’epoca. I colori scuri, predominanti in quel periodo, furono sostituiti da colori chiari e caldi. Fu soprattutto karin la progettista di tutto: creò tappezzerie, tessuti, disegnò i mobili e Carl invece realizzò dipinti murali raffiguranti i loro figli.

La Casa sotto il Sole oggi appartiene ancora ai tanti pronipoti della coppia ed è visitabile.

Carl Larsson morì nella sua casa di Sundborn il 22 gennaio 1919.

Tratto da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Larsson

Iniziativa filastrocche

Eccoci giunti al mese di Aprile delle filastrocche con la collaborazione del forum Graficamia.

La vincitrice è Annamaria con il lavoro abbinato alla filastrocca:

Maggio

Eccoci a Maggio, il mese del sole,
di verdi prati per far capriole.
I fiori sono di tanti colori,
per tutti i gusti e tutti i cuori.
Il vento intenso fa dondolare

le fronde degli alberi, lo senti arrivare…
I nidi sui rami stan quasi cadendo
mentre le uova si stanno schiudendo.
La primavera è proprio strana,
un po’ caldo e freddo nella stessa settimana.
Se c’è il sole si sta bene fuori
ma con le nuvole mettiamo i maglioni.
Se poi piove è tutto un pantano,
le rane nei fossi si danno la mano.
Si danno la mano per far un girotondo,
per loro la pioggia è la fine del mondo!
Ma adesso che vi ho parecchio annoiata
con una filastrocca non proprio azzeccata,
auguro a tutti una bella giornata.
Col sole o con il vento la primavera è arrivata!

Filastrocca: la natura incontrollata

C’era il sole lassù nel cielo

anche se questi non era sereno,

dall’altra parte c’era la luna

la sua presenza era inopportuna.

Ecco di corsa arrivare le stelle

erano tante ed erano belle.

Facevano però una confusione

in un contesto senza ragione.

Ma cosa stava succedendo nel cielo,

era sereno o pioveva davvero?

E come mai la neve imbiancava

quel terreno che la gente lavorava?

Passarono insieme moltissimi uccelli,

alcuni brutti alcuni belli.

Non si capiva proprio più niente,

c’era qualcosa di imminente.

Era sbagliata la confusione

che c’era in cielo, senza ragione.

Ognuno lassù era fuori posto,

se c’era la luna il sole è nascosto

e se pioveva non c’eran le stelle,

sembrava che ognuno fosse ribelle.

Ecco era marzo, il pazzerello,

quello del sole e dell’ombrello,

quello che a volte fa nevicare

e il raccolto danneggiare.

Era arrivata la primavera

e sulla terra ognuno spera,

in belle giornate di sole o di pioggia

solo così la natura s’invoglia

di dare frutti, un buon raccolto,

le camminate quando il sole è già sorto.

Allora il Signore lassù nel cielo

si diede da fare e in un baleno

tutto fu bene sistemato

e il Signore tirò di fiato!